Patologie oculari della palpebra

Le patologie delle palpebre che possono colpire cane, gatto e altri animali da compagnia si possono suddividere in congenite e in fase di sviluppo, infiammatorie, traumatiche e neoplastiche. Escluse le patologie di tipo infiammatorio, in tutte le altre situazioni la chirurgia è probabilmente la prima scelta terapeutica.

Anchiloblefaro (mancata apertura della rima palpebrale):

nel cane e nel gatto è una situazione fisiologica nei primi 10-15 giorni dopo la nascita, se si dovesse protrarre per più tempo assumerebbe però una connotazione patologica. Rara nel cane, è frequente nei gattini con infezioni virali nei primi 10-15 giorni postnascita, a causa della presenza di essudati si formano delle aderenze tra le palpebre che ne impediscono l’apertura.

Coloboma

è la mancata chiusura di una fissura dell’occhio durante la fase di crescita uterina. Patologia oculare più frequente nel gatto rispetto al cane, in particolare nei gattini si nota una agenesia (mancata formazione di una porzione di palpebra superiore). La sintomatologia può comprendere blefarospasmo (poiché i peli sono a diretto contatto della cornea), lacrimazione e occhio arrossato.

Dermoidi

corrispondono a crescite di tessuto che non appartengono a tale distretto anatomico. Spesso sono presenti elementi come cute, peli, tessuto ghiandolare e grasso. Solitamente i dermoidi che coinvolgono le palpebre possono essere di derivazione congiuntivale, corneale, oppure possono apparire completamente isolati. I peli che sono presenti in posizione anomala possono dare blefarospasmo, epifora e nei casi più gravi cheratiti.

dermoide congiuntivo palpebrale in un cane prima e dopo l'intervento chirurgico

Distichie

Le distichie sono delle ciglia che originano dalle ghiandole di meibomio e spuntano in corrispondenza del margine palpebrale. Nonostante si ritenga che molte distichie siano associate allo sviluppo, in alcuni casi è stata riscontrata la loro presenza successivamente a processi infiammatori delle ghiandole di meibomio. Nella maggior parte dei casi le distichie sono asintomatiche, in altri invece possiamo riscontare blefarospasmo, epifora e cheratiti ulcerative. Nei casi in cui ci sia una problematica clinica associata se ne consiglia l'asportazione tramite resezione chirurgica oppure mediante crioterapia o elettrolisi.

Trichiasi

Si parla di trichiasi quando dei normali follicoli piliferi o ciglia sono diretti in modo anormale verso la cornea. Possono essere acquisite oppure su base congenita. Quelle su base congenita spesso colpiscono cani di piccola taglia e si localizzano sulla palpebra superiore. Per quanto concerne le acquisite, sono dovute ad un eccesso di cute sulla sommità della testa che porta a spingere verso il basso anche le palpebre (razze come San Bernardo, Bloodhound, Cocker Spaniel, Shar Pei, Chow Chow) oltre a questi casi le trichiasi possono essere dovute a lacerazioni palpebrali che non si sono cicatrizzate in modo corretto, portando quindi ad una deviazione del profilo palpebrale. La sintomatologia tipica presenta blefarospsamo, epifora, nei casi più seri cheratiti ulcerative. La risoluzione è prettamente di tipo chirurgico.

Trichiasi associata ad entropiron della palpebra superiore

Cilia Ectopiche

in molti cani ci possono essere delle ciglia che, diversamente dai casi precedenti, crescono direttamente attraverso la congiuntiva andando quindi a sfregare sul globo oculare. Di solito sono presenti sulla superficie interna (bulbare) della palpebra superiore ad una distanza di 2-5 mm dal margine palpebrale. La sintomatologia è sovrapponibile ai casi precendeti, e cioè blefarospasmo, epifora, cheratite ulcerative da sfregamento. Anche in questa situazione l'unica risoluzione è di tipo chirurgico.

Entropion

corrisponde all'eversione verso l'esterno delle palpebre, la quale può essere causa di una costante infiammazione oculare. Patologia molto frequente nel cane, è più rara nel gatto e nel cavallo, nei grossi animali tende a colpire spesso soggetti giovani. L'entropion può essere di tipo conformazionale, spesso chiamato congenito anche se alla nascita raramente si manifesta, oppure di tipo spastico di solito conseguente alla presenza di ulcere corneali che tendono a provocare un continuo blefarospasmo, oppure cicatriziale e quindi dovuto a traumi e relative cicatrici deformanti la palpebra. Un entropion trascurato può portare all'insorgenza di gravi danni corneali come le ulcere stromali profonde. La risoluzione è di tipo chirurgico e molteplici sono le tecniche che si possono utilizzare a seconda del grado ed estensione della malformazione.

entropion della palpebra inferiore in un cane prima e dopo l'intervento chirurgico

Ectropion

consiste nell'eversione della palpebra inferiore. Può essere di tipo conformazionale, traumatico, transitorio (soprattutto in determinate razze come in alcuni retrievers o setter e si manifesta quando il soggetto si rilassa) oppure paralitico. Solitamente un ectropion cronico si manifesta con lacrimazione e congiuntivite. La terapia, necessaria nei casi più gravi, è di tipo chirurgico e sarà il veterinario ad illustrare al proprietario la tecnica che ritiene più adatta.

Pliche cutanee nasali

il problema relativo alle pliche nasali esuberanti è molto frequente in numerose razze di cani (Carlino, Pechinese e molte altre brachicefaliche). Tali pieghe cutanee spesso provocano un entropion della regione palpebrale mediale inferiore spesso associata a distichie. Il tutto può provocare epifora, lesioni corneali croniche e solitamente il fenomeno della cheratite superficiale pigmentosa. La terapia può essere conservativa (utilizzando degli unguenti che riducano lo sfrgamento corneale) oppure chirurgica, asportando completamente le pliche cutanee.

Pliche cutanee nasali in un cane pechinese

Lagoftalmo

è l'incapacità di chiudere completamente le palpebre ed è su base ereditaria nei cani che hanno un'orbita poco profonda come nel caso della razza Pechinese oppure acquisita per problemi neurologici oppure dovuta ad un esoftalmo per masse retrobulbari. La sintomatologia presenta spesso ulcere e la deposizione di pigmento corneale.

Ptosi

La ptosi è l'incapacità di sollevare la palpebra superiore. Questa patologia oculare può essere congenita o acquisita. L'acquisizione è generalmente dovuta a problemi ai nervi periferici o al sistema nervoso centrale, mentre è congenita se dovuta ad un eccessivo peso della pelle della testa che grava sulle palpebre impedendone così il sollevamento (ad esempio nel caso dello Shar Pei). La terapia è ovviamente in relazione alla causa e quindi potrebbe essere di tipo medico se la causa fosse neurologica, oppure chirurgica se di tipo congenito.

Blefariti

Le blefariti sono delle patologie oculari molto diffuse e si possono distinguere in diffuse, focali, acute o croniche. Le cause di blefarite possono essere molteplici come le dermatiti. Dobbiamo quindi pensare ad agenti eziologici come parassiti (rogna demodettica), batteri (infezioni da Stafilococchi) che possono colpire sia soggetti giovani che adulti. In quest'ultimi la blefarite è spesso secondaria ad infezione cronica delle ghiandole di meibomio, funghi, protozoi (leishmania), cause immunomediate (complesso granuloma eosinofilico, pemfigo, atopie). Sintomi e relative terapie sono ovviamente legati alla causa scatenante la blefarite.

blefarite e dermatite palpebrale atopica in un cane

Lacerazioni

patologie palpebrali che sono comuni a tutte le specie. Obbligatoriamente devono essere curate per via chirurgica altrimenti, oltre ad un problema di inestetismo, si rischia anche un danno a carico del globo oculare.

Lacerazioni palpebrale da morso prima e dopo l'intervento chirurgico

Tumori palpebrali

Nel cane il 75% dei tumori palpebrali sono benigni. La maggior parte di questi origina dalle ghiandole di meibomio (adenomi, adenocarcinomi, epiteliomi) oppure papillomi e istiocitomi i quali possono regredire spontaneamente e tendono a manifestarsi in soggetti giovani. Per quanto concerne i tumori maligni dobbiamo dire che in piccola parte possono dare metastasi sistemiche (mastocitomi). Nel gatto i tumori della palpebra sono rari e il più comune è il carcinoma squamocellulare SCC, oltre a questo troviamo fibromi-fibrosarcomi, adenomi/adenocarcinomi, papillomi. Infine nel cavallo le neoplasie palpebrali sono un po' meno frequenti rispetto al cane, il più diffuso è sicuramente il carcinoma squamocellulare (molto frequente negli appaloosa), solitamente lo si riscontra sulla palpebra inferiore verso il canto mediale. Il secondo tumore palpebrale più diffuso è il sarcoide equino, nei confronti del quale sembra ci sia una predisposizione genetica. Nella maggior parte dei casi sembra sia dovuto alla presenza del virus del papilloma virale equino le razze più colpite sembrano essere il quarter horse, l' appaloosa e l'arabo.

Epitelioma palpebrale in un cane
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